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Pellegrinaggio parrocchiale a Roma

Da giovedì 29 a sabato 31 maggio 2025, nel ponte dell’Ascensione, si è svolto il pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo giubilare promosso dalle parrocchie di Paradiso e di San Pietro, al quale hanno partecipato quarantacinque persone della nostra Rete Pastorale e di altre parrocchie vicine.

Nella cornice del giubileo delle famiglie, dei bambini e dei nonni, che si è celebrato nella città santa proprio in quei giorni, il nostro pellegrinaggio ha assunto così uno spessore tutto particolare. Infatti, oltre a coincidere con il Giubileo in programma a Roma per l’Anno Santo della Speranza, il nostro pellegrinaggio si è saldato con altri tre della nostra diocesi, promossi dalla Pastorale familiare diocesana, dal gruppo famiglie in Rete del Medrisiotto e dalla parrocchia di Losone, divenendo così un vero e proprio pellegrinaggio diocesano formato da circa duecento persone.

Oltre alle visite che caratterizzano ogni Anno Santo giubilare – come quelle alle quattro basiliche papali di San Pietro, di Santa Maria Maggiore, di San Giovanni in Laterano e di San Paolo fuori le Mura, con i rispettivi passaggi della Porta Santa – il giorno più significativo e indimenticabile per tutti noi è sicuramente stato il venerdì 30 maggio.

Il pellegrinaggio da Castel Sant’Angelo a San Pietro attraverso il percorso protetto in Via della Conciliazione, con la croce dei pellegrini e i ritmi di preghiera, ci ha condotti fino all’attraversamento della Porta Santa e alla professione di fede sulla tomba di San Pietro, terminata con la concelebrazione della santa Messa in Basilica dietro l’Altare della Confessione. Poi, nel pomeriggio, l’incontro a Trinità dei Monti con gli altri gruppi diocesani per un momento di condivisione, di preghiera e di catechesi insieme. Quest’ultimo è stato tenuto da don Simone Bellato, sacerdote della diocesi di Roma, sul senso della preghiera in famiglia, come esito dei frutti spirituali dell’Anno Santo. Infine la venerazione delle reliquie dei santi coniugi Martin e di Santa Teresa di Lisieux, genitori e figli santi, come richiamo e promessa della vocazione alla santità, a cui tutti i battezzati sono chiamati, a cominciare da quel santuario che è la famiglia, e che trova nella famiglia di Nazareth la sua origine e il suo compimento.

Un grazie speciale agli organizzatori Aldo e Gabriella Ragusa e a don Graziano Borgonovo, già nostro collaboratore parrocchiale, da anni residente a Roma. Di recente è stato nominato sottosegretario del Dicastero vaticano per l’Evangelizzazione, che promuove e anima tutti gli eventi del Giubileo e che ha rilasciato a tutti i componenti del nostro gruppo la Carta del Pellegrino, l’attestato di partecipazione all’Anno Santo giubilare.

Don Nicola Di Todaro